08 de Febbraio, 2019

MAMMA, VOGLIO ESSERE AGENTE IMMOBILIARE…

Massimo Forte

Siamo al culmine dell’euforia nel mercato immobiliare, e è consuetudine leggere circa i prezzi, la domanda, i metri quadrati, la posizione, la riabilitazione… tra gli argomenti relativi a questo stettore. Difficilmente si scrive sulle persone che sono dietro questo business, più precisamente, sull’agente immobiliare.

L’attività di agente immobiliare è ancora spesso sottovalutata e malvista; a causa della mancanza di professionalità, o perché vista come una professione meno nobile. Tale punto di vista è cambiato durante il periodo della recente crisi, in cui il Portogallo è stato sommerso in uno scenario in cui i tassi di disoccupazione e tassi di interesse battevano tutti i record, costringendo molte persone con  percorsi formativi diversi a cambiare vita;  scambiare il certo per l’incerto, e talvolta ricorrendo a questa attività come unica alternativa praticabile per reintegrarsi nel mercato del lavoro. O come la grande opportunità per aumentare i propri guadagni. La verità è che, ironicamente, la situazione ha cominciato a cambiare, e un attività che va di pari passo con il turismo, ha dato un contributo a far uscire il paese dalla crisi. Stiamo parlando del settore immobiliare.

Quella che era un’attività secondaria, è oggi vista come un’attività democratica e accettata, sia per l’evoluzione delle sue professionalità con alti livelli di formazione e di esperienza che hanno integrato questo settore, sia a causa dei risultati molto soddifacenti per tutti coloro che realmente vogliono essere imprenditori.

Tuttavia, la figura dell’agente immobiliare è stata messa in discussione nel momento in cui il progresso tecnologico avanza e promuove la non mediazione. È comune ascoltare storie di successo di chi ha acquistato o venduto su internet attraverso siti web specializzati o social network che si basano su forti strategie di engagement;  termine associato al linguaggio del digital marketing che significa acquisizione e impegno, cioè, il compratore o il venditore sono attratti a comprare o vendere una proprietà online. Nel momento in cui si dichiara solo l’interesse, l’online è efficace, ma poi cosa succede? Com’ è andata la visita alla casa? Chi ti ha aiutato a trovare le migliori alternative a disposizione? Hai davvero comprato o venduto? Chi ti ha aiutato durante tutto il processo? La verità è che non è stata la tecnologia in sé, ma probabilmente l’aiuto più grande, è arrivato da un agente immobiliare professionista.

Ma dopo tutto, il settore immobiliare e la professione dell’agente ha un futuro? Cosa devi sapere per avere successo nella mediazione immobiliare in Portogallo?

Prima di tutto sarà necessario capire che questa è un’attività di persone e non di beni immobili. La cosa importante, quindi, è capire quali sono le competenze tecniche, ma soprattutto, comportamentali, l’empatia, la comprensione, l’ascolto attivo, l’imparare a parlare, imparare ad essere…Tutto ciò determinerà il successo di un vero comunicatore, perché l’obiettivo in questo settore è quello di consigliare e servire, e, affinchè questo succeda, devi essere affidabile, molto competente e quindi credibile. La vendita è solo una conseguenza.

È importante ricordare che la maggior parte delle società di intermediazione immobiliare non paga un salario fisso. Si lavora per lo più come imprenditori con una remunerazione variabile associata ai risultati. Fatto positivo se la retribuzione è elevata, ma per chi non ama il rischio, sarà certamente uno dei principali ostacoli, se vuole entrare a far parte del settore.

Il mercato immobiliare ha vissuto un periodo molto dinamico e attraente, quindi preparati ad essere un imprenditore e a mettere in pratica tutte le capacità di gestione finanziaria, anche nella sua forma più elementare. Saper valutare il capitale, i costi fissi, i costi variabili, le entrate, le imposte… proprio come qualsiasi libero professionista come un medico o un avvocato. Anche se desiderabile, si tratta di un mercato lento. I risultati possono non essere immediati, quindi si dovrà prevedere una certa disponibilità finanziaria per l’investimento iniziale, inclusa la manutenzione della professione, almeno nei primi 6 mesi.

Personalmente consiglio sempre di associarsi a un marchio o un’azienda della zona, per poter essere supportati nella formazione e nell’organizzare dei metodi di lavoro basati su sistemi già collaudati che vi aiuteranno a costruire il vostro marchio personale.

Se ti consideri un buon professionista disposto a cambiare il tuo paradigma e a credere nelle tue capacità, associarsi a una marchio sarà relativamente facile, visto che stanno crescendo e vogliono reclutare persone con potenziale di sviluppo. La cosa più interessante è che la scelta sarà vostra, ci sono marchi e aziende con diversi DNA, non solo a livello di sistemi e metodi, ma anche a livello di compensi, ovvero, la percentuale della commissione sul servizio che le persone sono disposte a pagare per ogni transazione che va a buon fine.

Attenzione.Non lasciatevi sedurre facilmente perché il valore delle commissioni non è tutto, infatti, tende ad essere inversamente proporzionale con  quello che il brand propone. Diciamocelo, se le commissioni sono molto alte, dall’80% al 95%, l’intero investimento in formazione, struttura, modello di business saranno a vostro carico, e probabilmente anche lo spazio in cui si lavora. In molti casi, dietro questa struttura c’è un pagamento di una quota mensile al titolare dell’Agenzia. Per valori più equilibrati come il 40%,il 50% e fino al 60%, l’investimento viene mantenuto, possibilmente senza spese mensili e con benefici cofinanziati come: formazione; spese di comunicazione; coordinatori. Ci sono anche modelli con commissioni inferiori, del 10%, 12,5% e 25%, se si sceglie questo modello si dovrebbe richiedere tutto il supporto e la struttura gratuitamente. In ogni caso, se si sceglie di entrare in questa attività si dovrebbe, più della questione finanziaria, capire se i tuoi valori e la cultura si adattano all’agenzia dove desideri lavorare. A volte l’ Agenzia con i migliori risultati potrebbe non essere l’ideale per te.

Lavorare con le persone e servire le persone potrebbe non essere un compito adatto a tutti. La persistenza, la perspicacia, la pazienza e la perseveranza sono i veri 4 p dell’agente immobiliare. Persistenza perchè sentirai spesso la parola “no” e dovrai superarla e riprovarci. Perspicacia perché dovrai sviluppare delle competenze specifiche per capire gli altri. Pazienza perché spesso le cose non funzionano nell’immediato e la perseveranza perché sarà necessario insistere. Tutto questo deve essere fatto in modo coerente.

Se si vuole veramente essere un agente immobiliare e non vedi questa professione come un “tappabuchi” dovresti investire in te stesso,  nel tuo  tempo e nella formazione. Per svolgere qualsiasi professione ci vuole tempo per costruire basi solide. La coerenza sarà la tua  grande alleata,  quando sempre più persone si fidano delle persone la creazione del tuo marchio personale supportato o no da un’azienda, sarà la chiave del tuo successo e tua madre sarà davvero fiera della tua nuova professione.

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