03 de Maggio, 2019

Di ritorno dal CRS Sell-a-Bration 2019 di Las Vegas

Massimo Forte

Ho partecipato a uno dei più importanti eventi formativi del Real Estate USA: alcune riflessioni

 

Gli Stati Uniti, ormai, sono la mia seconda casa. Scrivo questo articolo dopo qualche giorno dal CRS Sell-a-Bration 2019 di Las Vegas: appuntamento a cui non potevo assolutamente mancare. Ho deciso di prendermi un po’ di tempo prima di mettere nero-su-bianco le impressioni e le informazioni con cui ho riempito il bagaglio di ritorno. Il rischio era di farsi influenzare troppo dall’entusiasmo del momento, senza invece trasmettervi (effettivamente) quello che di più valido ho potuto portare a casa.

Al di là della qualità della manifestazione, il CRS Sell-a-Bration è un modo di intendere il settore che mi piacerebbe raccontarvi. Mi astrarrò dal contenuto specifico per (provare) a mostrarvi come gli americani pensano e organizzano questo tipo di eventi. La mentalità statunitense, il loro approccio e le filosofie alla base sono affascinanti e stimolanti. D’altronde c’è un motivo se l’immobiliare USA è il modello vincente globale. Chissà, magari può essere uno spunto di riflessione per gli Agenti italiani e il settore nazionale.

 

Siamo tutti nella stessa barca: il CRS -quindi- si sposta

Il CRS Sell-a-Bration è centrato sulla formazione per gli operatori immobiliari e si svolge annualmente in città diverse degli USA. Quest’anno è stato nella meravigliosa Las Vegas, mentre le edizioni precedenti hanno toccato Orlando, Phoenix, San Francisco, Dallas…

La “mobilità” degli appuntamenti è un carattere tipico americano, e -probabilmente- è una delle dimostrazioni di quanto gli Agenti Immobiliari a stelle-e-strisce si percepiscano come una comunità professionale molto estesa, piuttosto di un gruppo di singoli operatori divisi. Sono tutti sulla stessa barca, che salpino da Los Angeles o New York. Per questo gli eventi di settore sono itineranti: non sono riferiti a un determinato gruppo di agenti di una zona specifica, ma si spostano per toccare più aree e mercati tutte appartenenti alla stessa collettività di professionisti. A loro volta gli Agenti sono ben disposti a muoversi, a conoscere città e colleghi lontani e a pensarsi come una grande squadra nazionale. Appunto lo spirito di squadra è una delle sensazioni evidenti che si hanno nel partecipare a manifestazioni come il CRS.

 

L’evento deve essere cool

In italia -spesso- la formazione e l’aggiornamento sono considerati noiosi. In molti casi la credenza è confermata dalla realtà: conferenze o dibattiti tenuti in aule spoglie, tristi, senza supporti digitali e con relatori di scarsissima verve, in luoghi dimenticati e decadenti.

La mentalità USA, invece, è legata al concetto di evento. Un evento che deve contenere tutti gli aspetti di qualcosa di imperdibile e che offra sensazioni positive. Sappiamo tutti che gli americani tendono a “esagerare”, a fare le cose in grande. Beh, partecipare al CRS (ma anche ad altre manifestazioni) rende chiarissimo l’idea. Quest’anno la location è stata il Caesar’s Palace di Las Vegas, niente male. Un luogo meraviglioso per cui vale la pena di presenziare solo per visitarlo. L’organizzazione è sempre impeccabile. Dall’accoglienza ai trasporti, dalla divisione degli appuntamenti alle informazioni: ogni dettaglio è curato. È chiaro come eventi di questo tipo abbiano bisogno di una grande dimestichezza organizzativa e manageriale per poter mantenere uno standard alto. Ma non si esaurisce qui. Infatti i partecipanti hanno a disposizione anche una serie di supporti digitali (e non) prima, durante e dopo la manifestazione. La comunicazione online è presente e curata, così anche quella offline. Soprattutto, in aula si trattano temi innovativi, interessanti e utili. Per esempio mi è capitato di ascoltare speech riguardo gli archetipi degli acquirenti, sull’utilizzo di Nextdoor a favore degli agenti immobiliari, sulla generazione Y come potenziale cliente e sui sistemi di targetizzazione integrata degli utenti per le Agenzie. Insomma: argomenti che praticamente mai, nei nostri corsi, vengono affrontati.

Partecipazione attiva e rapporto paritario

L’aula è -forse- il momento più autentico del CRS. Se per noi italiani la formazione spesso corrisponde a sbadiglio, per gli americani è uguale a dibattito. Tra relatori e pubblico c’è una relazione paritaria e dialogica. Lo speech non si esaurisce mai in una mera esposizione del tema ma diventa sempre momento di confronto, di presentazione e ragionamento (e qualche volta di scontro. Ma è interessante perché l’attrito significa che gli argomenti sono vissuti appieno). Chi partecipa a eventi come il CRS è un membro attivo dell’evento e non un fruitore passivo. La comunità accresce le proprie conoscenze assieme, così come pone questioni allo stesso modo. È un modello di formazione partecipativa tipica dei paesi anglosassoni. Anche se a parlare sono personalità di spicco, importa poco: il relatore è sempre disponibile a mettersi in gioco con la platea e anzi, ne incentiva l’azione. L’evento di formazione è dunque un momento di trasferimento delle conoscenze e di scambio. Uno scambio che è collettivo, mai individuale.

 

Si paga (tanto) perché il beneficio è di più

Il ticket per il CRS Sell-a-Bration non è affatto economico. Si parla di almeno 499 dollari. Ciò nonostante la partecipazione è altissima. Come raccontavo in qualche articolo precedente, per gli Agenti americani gli eventi di formazione sono appuntamenti budgettizzati preventivamente e considerati imperdibili. L’operatore del Real Estate Usa sa benissimo che, durante l’anno, parteciperà a una serie di manifestazioni di settore ed è consapevole che vi investirà. Preciso: investirà e non solo spenderà. Perché, al di là della qualità e gradevolezza degli eventi, i benefit tratti dal prendervi parte sono altissimi e non si esauriscono solo nell’aumento delle competenze. E ritorno a come gli americani si percepiscono professionalmente: una comunità, una squadra. Appuntamenti tipo il CRS rappresentano occasioni per conoscere e intessere rapporti professionali o per rincontrarsi e mandare avanti pubbliche relazioni e affari. L’americano sfrutta l’evento per migliorare il suo lavoro e per incrementare la propria reputazione all’interno del tessuto collettivo. Una lezione da imparare.

Ora hai visto cosa c’è dietro (e dentro) uno dei più importanti eventi internazionali di settore. Il CRS non è solo un contenitore interessante di informazioni, è anche un simbolo di come gli americani approccino alla professione e di come costruiscano manifestazioni in grado di toccare tasti diversi e ugualmente importanti. Amaramente dico che in Italia siamo ancora lontani dal poter raggiungere un tale livello di qualità e partecipazione. E non solo perché non vedo eventi formativi con caratteristiche altamente attrattive, ma anche (e soprattutto) perché c’è un profondo bisogno di ripensare al settore immobiliare allontanandoci dalle diversità dei singoli e dagli interessi particolari.

Insomma: dobbiamo cominciare a costruire la nostra squadra

Mi piacerebbe aprire una discussione. Tu che ne pensi?

 

Articolo di Diego Caponigro.

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