31 de Maggio, 2019

RIABILITARE PER VENDERE

Massimo Forte

Quando c’è un investitore, un mediatore e alcuni prodotti identificati per soddisfare una potenziale vendita, sembra che l’equazione abbia una soluzione immediata. Tuttavia, al giorno d’oggi questo non è sufficiente per una transazione, figuriamoci per mantenere un cliente. Il consulente immobiliare deve essere dotato di molti strumenti per sapere come consigliare e rispondere, perché solo in questo modo può prepararsi a decidere “con” e spesso “per” l’investitore.

La parte positiva è che un consulente non ha bisogno di essere un architetto, un ingegnere, un avvocato o un manager per farlo. Basta sapere che deve avere dei partner esperti e scegliere il meglio da avere a fianco.

“Quanto mi costerà e a quanto posso vendere?” Questa è la domanda che ogni investitore nazionale o straniero si pone e quando si parla di investire in immobili. Le risposte possono non essere così semplici come sembrano o come lo sono state in passato. Il presenterichiede informazione e conoscenza!

Vediamo perché:

La maggior parte degli edifici del centro storico dei principali centri urbani (Lisbona e Porto) che sono sotto i riflettori in questa fase (che vede la città come un palco e l’immobile come bene finanziario), sono edifici che risalgono all’inizio del secolo. XX. Questi, oltre ad essere perlopiù abbandonati, sono essenzialmente definiti dal patrimonio dell’architettura nel tempo: piccole aree, camere da letto e sale comunicanti, molte delle quali interne, lunghi corridoi stretti, bagni (anticamente chiamate “pias”) situati su balconi che oggi risultano privi di qualsiasi senso estetico. Occasionalmente, ci sono anche alcuni elementi tipici e d’epoca: come pavimento in parquet, la pietre che incornicia la facciata delle finestre, le piastrelle in ceramica originali e il design delle porte, che di solito risvegliano il lato emotivo dei clienti e che si deliziano con tutti i dettagli di quella che viene chiamata “La Lisbona originale”.

La posizione può essere perfetta e può sembrare “ciò che basta” per iniziare una riqualificazione, ma la linea che separa un ritorno basso a medio termine da un ritorno alto o molto alto in breve tempo è la risposta alla domanda:” che tipo di riqualificazione?”

È sufficiente rinnovare i materiali? Basta rifare gli impianti idraulici, quelli elettrici e gli infissi ? Quanto costa questa operazione? Quale pubblico target vorrà acquistare questo tipo di immobile? E soprattutto… quanto sarà disposto a spendere?

La cosa fondamentale è non decidere da soli e farsi aiutare da un esperto, per fare in modo che l’investimento abbia un sicuro ritorno.

È proprio in questo momento che si rivela necessario il contributo di un architetto e di una impresa edile, che insieme possono contribuire a rispondere alla domanda principale di chi investirà.

 

1.Qual è il profilo del partner ideale per il progetto di riabilitazione?

Non deve avere a fianco il migliore architetto del mondo, la cosa importante è contattare un professionista con esperienza non solo nell’Arte della creazione di una buona disposizione che vi aiuterà a trovare il cliente ideale per il vostro investimento, ma deve essere anche informato sulla realtà degli edifici dell’epoca, delle soluzioni che si devono applicare per intervenire, il costo di queste soluzioni, e anche una nozione della realtà del mercato immobiliare, non solo a livello di architettura e di tendenze ma anche in relazione alla diversità del target di riferimento e  a chi indirizzare le soluzioni: case per vendita; case per l’affitto; case per le famiglie o per il settore del Turismo.

Al giorno d’oggi, il mercato dispone di aziende che completano non solo l’architettura ma anche la componente che riguarda i lavori edilizi, dove questa alleanza che lavora in simultanea, permette di risparmiare molto tempo e risparmiare risorse nella ricerca delle migliori soluzioni.

 

2.. L’importanza del LAYOUT

Parlando del “potenziale” di una casa, ci riferiamo al fatto che la proprietà possiede caratteristiche grazie alle quali si differenzia dal resto dell’offerta, ed è in questo senso che un’attenta analisi delle possibilità fa tutta la differenza. Possiamo avere una base T2 che può diventare un bellissimo T1, con una suite e closet, o un T3 con delle aree più piccole, ma che risponde funzionalmente alle esigenze del mercato nella zona, senza perdere dignità nel modo in cui è distribuito lo spazio. L’assertività del Layout nei confronti di: ubicazione e contesto della proprietà e in vista della possibilità di modificare la pianta dell’immobile, è un aspetto decisivo nella ridefinizione di un prodotto da vendere.

 

2.La scelta dei “materiali giusti” rispetto al tempo e al valore della vendita

Non c’è una seconda possibilità per fare una prima buona impressione. Lo stesso vale per le case. L’emozione vende e chi lavora in quest’area lo sente ogni giorno. Sapere come scegliere ciò che risveglia e cattura l’attenzione del cliente è sapere come accelerare la vendita e sapere come aumentare il valore del ritorno.

Con poche differenze nel valore dell’investimento iniziale, possiamo scegliere bene, scegliere male, o fare la scelta ideale. In questo senso, l’unica cosa che si dovrebbe scegliere è consegnare nelle mani di un esperto questo compito che darà l’identità al vostro prodotto.

 

3.La decorazione: lo scacco matto della vendita

È  più comune di quanto pensiamo, ma in realtà è facile trovare persone che, anche visitando e sentendo lo spazio, hanno difficoltà ad immaginare come possono decorare, riempire e renderlo adatto alle proprie esigenze, desideri e gusti.

Scommettere sulla decorazione è anticipare e rendere una serie di possibilità reali. Significa aprire una finestra che rivela sogni nascosti, ricreando una nuova vita. Quando è l’architetto che pensa al layout e sceglie i materiali vince anche questa opportunità.  Ottiene il potere di fare tutto bene fin dall’inizio e quando questo accade: scacco matto, il prodotto viene venduto!

 

Patricia Duarte

Architetto,

Sigmabuild

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