29 de Marzo, 2019

SAI COSA SUCCEDERÀ?

Massimo Forte

 

L’ inizio di quest’anno è stato segnato da un’ agitazione costante nel settore immobiliare. Mentre alcuni professionisti si sono fatti prendere dall’ ansia per il futuro, altri hanno  iniziato a risparmiare risorse e denaro a causa dell’instabilità attuale, altri ancora, molti di loro, sono rimasti tranquilli, convinti che non succederà proprio niente di grave.

Ne parlo ogni giorno e sento le opinioni più diverse, la maggior parte basate su proiezioni, altre sul passato. Di fatto sappiamo che i cambiamenti sono inevitabili, ma che cosa sta cambiando nella mediazione immobiliare? La tecnologia, come molti sostengono, metterà fine a questa professione? Una delle professioni più antiche del mondo finirà, o semplicemente avrà nuove opportunità di adattarsi ai cambiamenti futuri?

In uno dei miei incontri con i professionisti del settore ho parlato con Nuno Ascensão della KW Portogallo e abbiamo affrontato questo argomento, ci siamo scambiati impressioni, non solo le nostre, ma, soprattutto, si è parlato delle opinioni dei grandi player mondiali del settore. Sulla base di casi di studio, molto noti, come UBER, Tesla, Airbnb o Amazon, abbiamo iniziato ad osservare le realtà già presenti nel mercato immobiliare, come Compass, Redifin, Purplebricks o Opendoors, solo per citarne alcuni. Sono queste le aziende che delineranno il futuro della mediazione immobiliare? E se lo sono, quando lo faranno?

Durante la nostra conversazione, è stato citato il CEO di Keller Williams, Gary Keller, che crede ci siano quattro grandi possibilità di evoluzione.

 

TECONOLOGIA TOTALE

Ci sono persone che credono nel dis-intermediazione immobiliare e nella sostituzione dell’agente immobiliare con la tecnologia, forse una sostituzione supportata da un’app dotata di intelligenza artificiale, in grado di riprodurre il linguaggio naturale e grazie alla quale  venditori e compratori potranno entare in contatto tra loro .

 

ABBIAMO SOLO BISOGNO DI QUALCUNO CHE CI FACCIA VEDERE…

Altre persone credono che la tecnologia sarà una parte importante del lavoro. L’unico intervento umano sarà costituito dalla  visita alla proprietà. L’agente immobiliare aprirà solo la porta e chiederà se il possibile cliente intende fare una proposta di acquisto per quella proprietà. Ritengono che il processo di offerta e di chiusura della transazione sarà fatta attraverso una App. L’agente non scomparirà completamente, ma la sua remunerazione diminuirà drasticamente, probabilmente tra lo 0,5% e l ‘ 1%.

 

TUTTO SARÀ COME PRIMA

Questa gruppo di “credenti”, che forse non vuole vedere ciò che sta accadendo, possono essere visti come  “tassisti”, senza screditare l’attività. Come sapete, ci sono molte persone che si aggrappano al passato e alla loro zona di comfort, pensano che tutto rimarrà uguale, credono che le persone fanno affari solo con altre  persone e non hanno bisogno della tecnologia. In ogni caso, la verità di alcuni può non essere la verità di tutti…

 

IL PROFESSIONISTA UMANO E TECNOLOGICO

Molti altri credono infine in una sorta di incrocio tra macchine o Intelligenza Artificiale e professionisti, ovvero l’incorporazione della tecnologia ai sistemi e nei modelli di lavoro e di business in cui c’è un essere umano, che mantiene sempre una  posizione molto importante, centrata sulla parte umana del processo, come ad esempio la consulenza basata sulle sensazioni, sulle emozioni e sulla cretività. La tecnologia avrà un ruolo cruciale nell’aiutare questo professionista, per rendere l’intero processo maggiormente personalizzato, più rapido, più trasparente e quindi più vantaggioso per tutti.

 

Credo che la mediazione cambierà come è sempre cambiata nel corso del tempo, credo che tutte queste ipotesi possano realmente accadere in futuro, ma ciò che accadrà, alla fine sarà sempre determinato dalle persone.

E tu? A che cosa credi?

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